L’Istituto Scolastico Comprensivo di Alezio dal 1 settembre 2012 comprende le scuole dell’infanzia, della primaria e della secondaria di I grado dei Comuni di Alezio e Sannicola, con una popolazione di circa 11650 abitanti ed una popolazione scolastica di circa 1094 alunni complessivi.
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Stemma Alezio | Stemma Sannicola |
Alezio
Il territorio del comune di Alezio, che si estende su una superficie di 16,53 km² per una densità abitativa di 307,6 abitanti per chilometro quadrato, si trova su una pianura a est di Gallipoli, movimentata da basse colline, la cui altimetria massima supera di poco i 100 metri.
Alezio ha origini antichissime: alcune fonti la considerano fondata da Lizio Idonemeo (mitico re di Creta), altre dai Messapi che, per ricordare la loro capitale, la città di Alytia nell'Acarnania, la chiamarono similmente Alytia. A conferma della seconda ipotesi è stata rinvenuta, a pochi metri dal centro urbano, in località Monte d'Elia, una necropoli messapica risalente al periodo tra il VI ed il II secolo a.C..
In tutte le fonti storiche Alezio viene definita come un centro popoloso e fortunato, in quanto era collegato al vicino scalo marittimo di Gallipoli e attraversato da importanti vie di comunicazione. Anche durante la dominazione romana Alezio conservò la propria importanza economica e culturale, traendo ulteriore vantaggio dalla costruzione della via Traiana che collegava la città ed altri centri salentini a Roma.
Intorno all'anno 1000 venne distrutta dai Saraceni e i suoi abitanti si rifugiarono nella vicina isola di Gallipoli. Il sito versò in stato di abbandono sino al XII-XIII secolo, periodo in cui venne edificato il tempio dedicato a Santa Maria della Alizza o Lizza ad opera di alcuni monaci basiliani. Venne così ricostruito Casal d'Alezio, un villaggio di modeste dimensioni che restò tale sino al XVII secolo.
Per registrare una ripresa del casale bisogna arrivare al 1714-1715, quando due proprietari terrieri, Antonio Coppola prima e Francesco Alemanno (detto "picciotto") poi, concessero in enfiteusi il terreno ad alcuni contadini. La tradizione vuole che in onore di quest'ultimo, Casal d'Alezio venne chiamato Villa Picciotti. Invece secondo un'altra ipotesi, il nome sarebbe derivato dalle presenza nel porto di Gallipoli di molti pescatori siciliani che alloggiavano con le loro famiglie in alcuni casolari intorno alla chiesa della Lizza.
Nel 1854 il piccolo centro ottenne l'autonomia amministrativa e nel 1873, re Vittorio Emanuele II autorizzò la sostituzione del nome di Villa Picciotti in quello messapico di Alezio.
Sannicola
Il comune di Sannicola, che si estende su una superficie di 27,32 km², sorge sulle propaggini settentrionali delle Serre salentine ed è compreso tra i 3 e i 125 metri sul livello del mare. Il territorio può essere diviso in due zone: l'entroterra e la fascia costiera. L’entroterra è caratterizzata da una morfologia pianeggiante e da un terreno fertile coltivato principalmente ad olivo e a vigneto.
Essendo stata una frazione di Gallipoli sino al 1908, Sannicola con il suo territorio condivide le stesse vicende storiche di questa città. Pochissimo si conosce delle epoche anteriori al 1484, anno in cui la cittadina ionica fu saccheggiata e distrutta dai Veneziani. In epoca bizantina è accertata la presenza dei monaci basiliani e tutta la zona di Sannicola fu denominata fino al Settecento col nome greco di Rodogallo, che significava “luogo delle rose belle”. Ai basiliani si devono i resti delle abbazie di San Mauro e di San Salvatore. Di origini basiliane era anche la chiesa di San Nicola, ricostruita nel 1640 da Domenico Musurù. Nel 1715, intorno all'omonima chiesa, nacque l'attuale centro urbano ad opera di umili contadini che, autorizzati dai proprietari terrieri, costruirono alcune case sparse, in cambio della custodia e dello sfruttamento del terreno. Nel corso del ‘700 Rodogallo, che mutò il nome in San Nicola, crebbe come popolazione e nel 1830 chiese l'autonomia amministrativa a causa della distanza che lo separava da Gallipoli. Con R.D. n.134 il 5 aprile 1908 i cittadini di San Nicola (divenuto Sannicola a causa di un errore) ottennero la separazione amministrativa da Gallipoli e la formazione di un comune autonomo che aggregò a sé le borgate di Chiesanuova e di San Simone.